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Lavoro sporco - Mucho Mojo Club


Editore: CasaSirio

Pubblicazione: 21 settembre 2018

Pag.: 192

Recensione:

Non fatevi ingannare dalla copertina rosa, "Lavoro sporco" con il rosa non ha niente a che vedere. Otto sono i racconti che compongono il secondo volume del Mucho Mojo club, uscito per CasaSirio. Otto racconti scritti da grandi maestri della Crime fiction a cui è stato chiesto di parlare del lato oscuro che abita dentro ognuno di noi. Il tema comune, il filo conduttore, è proprio il lavoro sporco. Ad accomunare i racconti non è solo la macro tematica, ma anche il linguaggio utilizzato dagli autori, spesso sboccato, brusco e "terra a terra". Sicuramente i racconti risultano in questo modo più incisivi e diretti, semplici da leggere e affrontare nonostante i temi forti e d'impatto. Uno tra i miei racconti preferiti è "Non si butta via niente" di Jedidiah Ayres, in cui abbiamo il proprietario di un obitorio che riserva un trattamento più che singolare ai cadaveri. Un racconto creepy, macabro e al contempo affascinante che fa venire i brividi in alcuni passaggi. L'incipit più bello a parer mio se lo aggiudica il racconto di Jeffery Deaver intitolato "La donna del mistero": "Ed eccola lì, davanti a lui. La signora Numero Cinque. La donna che doveva uccidere." Jeffery Deaver è un autore che stimo molto, e il suo racconto è risultato per me tra i più completi della raccolta, ambientato proprio nella mia città natale, Milano. Alcuni racconti mi sono sembrati più esaurienti di altri, ma sono in ogni caso tutti racconti d'effetto, firmati da autori bravi e competenti, il cui talento trasuda da ogni pagina. A tutti gli amanti delle storie brevi e dei racconti consiglio di leggerlo e di scoprire cosa nascondo i protagonisti che vivono in queste storie, sono sicura che vi piacerà! 


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