I ricordi di un'altra - Louise Jensen
Titolo: I ricordi di un'altra
Autore: Louise Jensen
Editore: Splerling&Kupfer
Anno di pubblicazione: 2018
Pag.: 334
Recensione:
Dopo aver scoperto un'infezione al cuore, a Jenna viene data una seconda possibilità di vivere grazie al trapianto del cuore di Callie, una ragazza morta in un incidente stradale, ma dall'inizio della sua seconda vita, Callie diventa per Jenna una vera e propria ossessione. Anche se contro le regole Jenna contatta la famiglia di Callie, sentendo l'esigenza di conoscere di più sulla ragazza che con la sua morte le ha permesso di vivere. Il suo nuovo obiettivo, infatti, è proprio quello di capire le circostanze della morte di Callie. Callie era una ragazza fortunata, aveva l'amore dei suoi genitori, del suo fidanzato e di sua sorella Sophie, scomparsa anche lei dopo la morte della sorella. Ma dov'è Sophie? E come mai non si è fatta viva nemmeno il giorno del funerale di Callie? Jenna sa che la morte di Callie non è stata un incidente, lo sa perché dal giorno del trapianto ha dei ricordi che non l'appartengono, sogna posti e situazioni che riguardano Callie, e conoscendo i suoi genitori, scoprirà che quella famiglia apparentemente perfetta nasconde segreti pericolosi. Le esperienze traumatiche portano con sé conseguenze imprevedibili, ed è proprio attorno a queste che Louise Jensen compone la sua storia. Jenna è una persona diversa al risveglio dall'operazione e deve imparare a conoscersi, ma quando questo processo è contornato da qualcosa che non si riesce a decodificare, la guarigione diventa difficile. La tematica della memoria cellulare è sicuramente innovativa e interessante, l'autrice afferma di esserne affascinata da sempre, e di essersi documentata molto prima di scrivere il romanzo. Il punto cruciale, e addirittura incredibile, è che il cuore non è solo un muscolo, il cuore ricorda. Il cuore ha una memoria che in caso di trapianto può essere trasmessa. Rispetto al suo precedente thriller "La sorella", l'autrice prova a fare un salto di qualità, con una trama più strutturata che a tratti, però, personalmente è risultata confusionaria soprattutto nella parte finale. Un'ultima considerazione. Buona parte del libro è piuttosto lenta, non succede molto e l'autrice si concentra sulla psicologia della protagonista. Questo andrebbe benissimo se non fosse che sulla copertina leggiamo la parola "Thriller" grazie alla quale il lettore si crea aspettative. Dopo averlo letto mi sento di dire che chiunque voglia cimentarsi in una trama comunque interessante ma non ricca di elementi di suspense e tensione, leggerà piuttosto un buon romanzo psicologico dalle tonalità thriller.