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Oblio - Geir Tangen


Titolo: Oblio

Autore: Geir Tangen

Casa editrice: Giunti

Pag.: 538

Pubblicazione: 9 maggio 2018

Recensione:

Sono passati pochi mesi da quando il caso del "Maestro" è stato risolto, e Viljar e Lottie ne portano ancora i segni. In questi mesi tra loro è nata un'amicizia importante, un legame profondo per cui possono sempre contare l'uno sull'altra. I due stanno cercando di ritrovare un equilibrio quando una mattina nella loro cittadina, Haugesund, in Norvegia, viene ritrovato il cadavere di Emilie, una ragazza di origine etiope. Affianco a lei c'è Alexander, figlio di Viljar, che si sveglia non ricordando nulla di come sia finito lì, se non di aver partecipato con Emilie a una festa la sera precedente. Tutti i sospetti ricadono su Alexander, ma Viljar rifiuta di credere alle voci che corrono sul figlio, è l'unico fermamente convinto della sua innocenza e farà di tutto per dimostrarla, a costo di scoprire i segreti che nasconde la vita dell'adolescente. Nel frattempo, altre morti complicano l'intero caso. La trama si svolge in pochissimi giorni, ed e proprio in quest'arco di tempo che Lottie e Viljar indagano sugli omicidi, che hanno modalità diverse e apparentemente anche diversi moventi. L'indagine è tra le più complesse, le deposizioni e gli orari forniti dai ragazzi non tornano, e il grande gruppo di amici che dicevano di essere, comincia a sgretolarsi e ad accusarsi a vicenda. I protagonisti sono gli stessi che troviamo in "Requiem". Lottie non ha ancora superato il lutto e i continui attacchi di panico derivati, e Viljiar deve scoprire un lato del figlio che mai avrebbe pensato. "Oblio" è un libro dalla trama complessa, i continui indizi che l'autore ci rivela si smaterializzano subito dopo, i protagonisti devono ricominciare dall'inizio ogni volta e noi proviamo la stessa frustrazione e la stessa loro angoscia. Dietro un grande thriller e attraverso un caso complicato e travolgente scopriamo l'intensità dei rapporti familiari, di amicizia e la vita di adolescenti che sono completamente allo sbando. "A prescindere da chi fosse il colpevole, si trattava comunque di giovani vite, di esseri ancora insicuri che erano già sprofondati nell'abisso ancora prima di iniziare la loro esistenza." Il tutto è avvolto inoltre dallo stato di tensione verso gli immigrati, associazioni segrete si incontrano per combattere il fenomeno dell'immigrazione e ammetto che il finale è a dir poco agghiacciante. Geir Tangen ha costruito un thriller che rispecchia una situazione reale e preoccupante, lui stesso afferma: "Le argomentazioni e le battute dei miei personaggi sono vere. Sono prese dai siti di estrema destra e ostili all'Islam, da commenti su Facebook, Twitter e da dichiarazioni pubblicate sui giornali o apparse su altri mass media. Non sono frutto della mia fantasia. Queste persone esistono. Per me è stato importante pararne." Complimenti all'autore che ancora una volta mi ha stupita. Davvero peccato per gli innumerevoli errori e refusi che sono presenti all'interno, sono davvero tanti e hanno rischiato di rovinare un intero romanzo. 

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