Nel fuoco si fanno gli uomini - Ivan Brentari
Titolo: Nel fuoco si fanno gli
uomini
Autore: Ivan Brentari
Casa editrice: Piemme
Pag.: 408
Pubblicazione: 15 maggio 2018
Recensione:
Volete conoscere la vera realtà milanese? Provate a farlo leggendo "Nel fuoco si fanno gli uomini", un romanzo che attraverso gli occhi di Ivan Brentari descrive aspetti scomodi e bui della città di Milano. Alessandro Valtorta è il protagonista che vi accompagnerà in questo viaggio. In passato, Valtorta è stato il braccio destro di un boss mafioso della zona milanese di Corvetto, rispettato e temuto da tutti. Droga, risse e soldi, la sua vita girava attorno a questo triangolo mortale, ma la morte di suo fratello Giorgio proprio a causa della droga, sarà per Valtorta un evento tanto drammatico quanto salvifico. Sì, perché, utilizzando l'immagine del gioco "guardia e ladri", passerà dall'essere "ladro" ad essere "guardia". Alessandro entra in polizia e oggi è il commissario Valtorta. Il corpo di Oksana, una prostituta di Corvetto, trovata morta in casa, e la sparizione di un sindacalista porteranno Valtorta a seguire un'indagine che lo coinvolgerà in prima persona. L'indagine per Valtorta è un tuffo nel passato, agli anni più bui della sua vita, vissuta senza regole e morale e, soprattutto, senza pensare a suo fratello Giorgio che, prendendolo come esempio è caduto nel tunnel della droga che lo ha trascinato fino alla morte. Il senso di colpa lo perseguita ancora, e tornare a Corvetto, zona di Milano da cui è fuggito, sarà per lui difficile, ma importante per ricomporre i pezzi ancora frantumati della sua persona. Proprio il suo passato non gli permette di essere il poliziotto perfetto anzi, l'autore l'ha reso un personaggio umano, evidenziando i pregi ma anche i difetti della sua persona. E se inizialmente vi ritroverete, come me, a non sopportarlo perché troppo diretto e arrogante, conoscendolo sono sicura che tiferete per lui. Brentari crea personaggi tutti credibili e variegati, e un personaggio secondario, ma non di poca importanza, che ho apprezzato è quello di Miranda, docente universitaria che in passato offriva sostegno psicologico ai poliziotti, nonché fidanzata di Valtorta. Riflessiva e sempre pronta ad ascoltarlo e a farlo ragionare. E anche De Pin, il poliziotto che è stato in grado di cogliere il potenziale invisibile di Valtorta, quando ancora era un delinquente da strada. È grazie a lui se Alessandro è passato dall'altra parte della barricata. Un maestro di vita, un esempio sa seguire e un ottimo alleato sul lavoro. "Nel fuoco si fanno gli uomoni" è un thriller in cui troviamo uno spaccato della realtà di Milano, non la "Milano bene", ma quella di periferia, che tutti tendono a oscurare, i cui protagonisti sono spesso gli invisibili e gli emarginati. A loro l'autore da voce, con dialoghi rappresentativi del loro status. Vivendo io in prima persona la quotidianità descritta nel romanzo, mi è sembrato di essere li in mezzo a loro, e questo ha reso per me ancora più coinvolgente la storia. Il caso è strutturalmente complesso ma l'autore previene qualsiasi sensazione di smarrimento per il lettore, perché durante l'indagine i protagonisti fanno spesso il punto della situazione, e attraverso i loro pensieri o conversazioni, in cui riassumono i fatti e le ipotesi, non si rischia di perdere il filo.