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L'emulatore - Johana Gustawsson


Titolo: L'emulatore

Autore: Johana Gustawsson 

Editore: La Corte Editore

Anno di pubblicazione: 2018

Pag.: 349

RECENSIONE:

In Svezia, a Falkenberg viene ritrovato il corpo di una donna a cui sono stati tagliati pezzi di carne dalle cosce, dai seni e dai glutei. Dall'autopsia inoltre si capisce che la donna è stata tenuta prigioniera, ma un dettaglio rinvenuto nel corpo è quello che più colpisce in un omicidio così brutale: una piuma nera all'interno delle orecchie della vittima. Pochi giorni dopo, a Londra, viene rapita la famosa attrice Julianne bell. La dinamica del rapimento a Londra e l'omicidio della donna in Svezia ricordano nei minimi dettagli un vecchio caso, il caso di Tower Hamlets, avvenuto circa dieci anni prima. Ma l'assassino di quegli omicidi è in carcere a scontare la sua pena, e allora chi può esserne l'autore? E come può operare in due luoghi così lontani? Hanno arrestato una persona innocente dieci anni prima, o esiste un emulatore? Nel nuovo thriller poliziesco di Johana Gustawsson ritroviamo vecchie conoscenze presenti nel precedente libro dell'autrice: "Block 46" tra cui la profiler Emily Roy e la scrittrice Alexis Castells che, tra la Svezia e l'Inghilterra, affronteranno un caso che ha radici inaspettate e lontane, risalenti agli anni del serial killer per eccellenza: Jack lo Squartatore. Un libro ben strutturato e articolato in modo ingegnoso. Più linee temporali si susseguono in uno scenario che varia tra l'Inghilterra e la Svezia. Non è semplice scrivere un libro ambientato in tempi differenti, e lo è ancor di più se differenti sono anche i luoghi in cui si svolge la vicenda. Bisogna essere abili per giostrarsi tra passato e presente, rendendo poi la storia chiara anche agli occhi di chi legge, e l'autrice in questo è stata lineare considerata la complessità della trama. L'autrice riprende, e qui aveva già vinto in partenza, uno dei più crudeli e al contempo affascinanti (e anche famosi) serial killer di tutti i tempi: Jack lo Squartatore. O meglio, riprende l'argomento dalla prospettiva delle vittime, prostitute uccise come fossero carne da macello, vittime che spesso dimentichiamo perché sovrastate dalla fama del "cattivo". Personalmente ho trovato questa scelta vincente, molto coraggiosa e interessante. I personaggi sono molti, ma non eccessivi, e ognuno ha la giusta collocazione nella storia, L'emulatore è un thriller in cui la potenza dei personaggi femminili è maggiore rispetto a quella maschile, affrontata sotto diversi punti di vista: vittime, carnefici, poliziotte o civili, nessun ruolo viene risparmiato. In definitiva, una lettura da gustare e sicuramente consigliata. 

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