La vittima perfetta - Robert Bryndza
Titolo: La vittima perfetta
Autore: Robert Bryndza
Editore: NewtonCompton
Anno di pubblicazione: 2018
Pag.: 366
RECENSIONE:
Avevamo lasciato la poliziotta Erika Foster, la protagonista dei romanzi di Robert Bryndza, l'estate scorsa dopo il caso intricato che ha dovuto fronteggiare ne "La donna di ghiaccio". A distanza di un anno la casa editrice Newton Compton pubblica il secondo romanzo dell'autore "La vittima perfetta", dove ritroviamo Erika alle prese con un serial killer che uccide uomini single soffocandoli con un sacchetto di plastica. Le scene del crimine sono tutte candide, l'omicida non lascia alcuna traccia dietro di sé, e per Erika e la sua squadra sarà ancora più complicato capire il filo invisibile che lega quegli uomini al serial killer. Un caso che coinvolgerà Erika in prima persona e in cui scopriamo ancora di più il suo personaggio e i componenti della sua squadra: Peterson, Moss e gli altri colleghi del distretto di polizia. Erika è una protagonista ben riuscita, nonostante la sua personalità sia caratterizzata da una serie di cliché piuttosto frequenti. Apparentemente è una poliziotta dai tratti tipici di una donna che deve farsi valere in un mondo di uomini, sempre pronti ad esaltare ogni tipo di errore per screditarla. La sua determinazione e la sua sicurezza sul lavoro spesso sfociano in arroganza e presunzione apparente, ma dietro la maschera si nasconde una donna che ha dovuto fronteggiare un passato tutt'altro che semplice. (cliché sopracitati) Il bello dei libri in serie è conoscere sempre di più i protagonisti, e nonostante l'attenzione sia posta quasi interamente al caso, non mancano aneddoti e fatti personali che li riguardano. Erika, Peterson, Moss, sono molto complici sia sul lavoro che nella sfera privata. Avevo apprezzato ne "La donna di ghiaccio" la mancanza di storie d'amore che alleggeriscono l'atmosfera ma tendono ad essere stereotipate, e ancora una volta, l'autore ha voluto differenziarsi non inserendone. Un giallo insolito non solo per questo motivo, ma anche perché scoprire chi ha commesso gli omicidi non è la questione fondamentale, la sua identità infatti viene svelata piuttosto velocemente. Conosciamo l'assassino, scopriamo la sua storia, ma il bello, la motivazione intrinseca, è ciò che piano piano viene svelato tra le pagine.