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La via del silenzio - Salvatore Lecce, Cataldo Cazzato


Titolo: La via del silenzio

Autore: Salvatore Lecce, Cataldo

Cazzato

Editore: GoWare

Anno di pubblicazione: 2018

Pag.: 292

RECENSIONE:

Walnut Creek, California. La tranquillità che caratterizza la cittadina viene interrotta dall'omicidio di Amanda, una studentessa che viene ritrovata esanime, brutalmente assassinata con le labbra cucite e la lingua tagliata. Jeffrey Coleman, poliziotto tutto d'un pezzo, non sa che quello è solo il primo omicidio, e si ritroverà ad affrontare un caso non isolato, che ha radici profonde risalenti a molti anni prima. "La via del silenzio" è un thriller che mi ha sorpresa sotto diversi aspetti. Nonostante sia scritto a quattro mani da Salvatore Lecce e Cataldo Cazzato, mantiene per tutta la narrazione uno stile disinvolto e naturale, e dal ritmo perennemente veloce e scattante. Non c'è spazio per sentimentalismi, e non c'è modo di distrarsi perché l'attenzione è riposta tutta sul caso. Il caso principale si intreccia con altri, e le storie viaggiano dal passato al presente per motivazioni ben precise. "La via del silenzio" è un titolo più che azzeccato perché le vittime venivano taciute non solo nella pratica, ma anche simbolicamente in quanto veniva loro tagliata la lingua e cucita la bocca. Il messaggio è molto chiaro: dovete stare in silenzio. Il protagonista Coleman quotidianamente vive a stretto contatto con il male, e la vita non gli ha risparmiato disgrazie. Sua moglie Kate è morta, e si è ritrovato a badare da solo alle sue figlie Camilla e Abby, quelle figlie per cui darebbe la vita. Lo conosciamo a poco a poco grazie a continui riferimenti al suo passato riguardanti la sua famiglia e soprattutto il suo lavoro. È uno stacanovista di primo livello, dalle intuizioni brillanti. Sono stata inoltre piacevolmente sorpresa dalla scelta di non inserire storie d'amore che coinvolgono il poliziotto all'interno del libro e che, come spesso accade, rischiano di cadere nei soliti clichè che, per alleviare la brutalità dei fatti, portano a romanticismi forzati. Con un po' di attenzione, la soluzione del caso è visibile fin dalle prime pagine, ma è accattivante scoprire passo dopo passo come il grande Coleman insieme alla sua squadra arrivi alla soluzione di un caso molto complesso che porta a una rivelazione finale che mi ha lasciata a bocca aperta! Spero di incontrare Coleman in un secondo capitolo, e ricordate: acqua in bocca! 

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