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La morte di Ivan Il'ič - Lev N. Tolstoj

Per la nostra Domenica letteraria, oggi ci dedichiamo ad una famosissima opera di Lev. Tolstoj, "La morte di Ivan Il'ič", pubblicata tra il 1884 e il 1886, che ci riporta il tema della morte e dell'impossibilità dell'uomo di fronte ad essa.

Ivan Il'ič è un consigliere della corte di appello di San Pietroburgo, un uomo ambizioso che ha raggiunto un'importantissima posizione sociale, coinvolto in un matrimonio non certo sereno e felice.

"Dire che Ivan Il'ič si sposava perché amava la fidanzata e trovava in lei piena consonanza con le sue idee sulla vita sarebbe stato altrettanto inesatto quanto dire che egli si sposava perché la gente della sua cerchia approvava questo partito. Ivan Il'ič si sposava per entrambe le ragioni."

Durante l'arredamento della propria casa Ivan Il'ič cade da una scala, procurandosi un fortissimo dolore nel basso ventre.

Da quel momento il dolore non sparisce, si intensifica e Ivan si ritrova a vivere il suo peggiore incubo, con una malattia che nessun medico riesce a identificare, ma nella piena consapevolezza che presto, per lui, sarà la fine.

Da questo momento Ivan inizia un viaggio interiore, pieno di interrogativi e di sofferenze. Si ritrova a rivalutare tutta la propria vita, affettiva e professionale, e a voler disperatamente ritornare alla vita che conduceva prima. Al culmine della propria sofferenza è il giovane servo Gerasim, l'unico in grado di alleviare i dolori di Ivan, e ad apprezzare la sua compagnia.

E' un libriccino che nonostante il tema delicato e profondo, risulta leggero e molto scorrevole, mai noioso e a tratti ironico nei confronti di una società immersa nell'ipocrisia, ne consiglierei certamente la lettura!

"Non può essere che la vita sia così assurda, così schifosa. E se anche è tanto assurda e schifosa, perché morire, e morire soffrendo? C’è qualcosa che non torna."


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