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Bugie - T. M. Logan

Titolo: Bugie

Autore: T.M Logan

Editore: La Corte

Anno di pubblicazione: 2017

Pag.: 398

RECENSIONE:

Una delle caratteristiche di noi esseri umani è MENTIRE! Già, bugie bianche, nere, e di altri colori sono parte della nostra quotidianità, e chi sostiene il contrario, naturalmente, mente. L'esempio lampante lo ritroviamo in "Bugie" di T.M. Logan, composto da moltissimi cliché riguardo alcune bugie più sopportate come quelle semplici che diciamo ai bambini, ed altre meno sopportabili come un tradimento mai confeasato. "Tutto ciò che sai è una menzogna" è decisamente il fulcro del libro, dove Joe, marito di Mel e padre di William, si ritrova a far fronte a tutte le bugie da cui è stato circondato. Il matrimonio di Joe prosegue a gonfie vele fino al giorno in cui scopre il tradimento della moglie Mel con Ben, uomo molto ricco e marito di Beth, un'amica di Mel. Ben scompare e Joe inizia a scoprire una verità scomoda dopo l'altra fino ad arrivare a quella più spigolosa e inaspettata fra tutte. I personaggi del romanzo mentono, mentono tutti mossi da motivazioni differenti. Un concentrato di bugiardi patologici che non riscontravo da molto. Non è un male però, perché le bugie chiamano i segreti, i segreti chiamano ulteriori bugie, innescando così un circolo vizioso che spesso ha dato vita a moltissimi bei thriller. Il romanzo di T.M. Logan non è da meno. Il protagonista, Joe, è ben caratterizzato. È un uomo che spesso mi ha fatto tenerezza, una persona così ingenua da farsi abbindolare, con una facilità estrema, dalle bugie che le persone attorno a lui gli dicono. Si ritrova catapultato in dinamiche che mai pensava potessero far parte della sua vita, ma riesce ad affrontare la realtà in modo coraggioso. Nonostante la trama non sia delle più originali, è un libro che certamente si lascia leggere con voracità, accrescendo la curiosità pagina dopo pagina. Veloce-lento-veloce è una strategia narrativa che ritrovo spesso nei thriller, Bugie è uno tra questi: Il ritmo inizialmente è rapido, si susseguono molti fatti e l'inizio della rovina della vita di Joe è reso in modo efficace, quello nella parte centrale è piuttosto piatto, per poi aumentare nuovamente sul finale. Consigliato a chi ha voglia di leggere un thriller non molto impegnativo ma sicuramente intrigante!

TRAMA:

Joe Lynch è un uomo con una vita stabile. Una moglie che ama, un figlio molto sveglio, un lavoro da insegnante che lo appaga. Ma tutto comincerà a crollare quando, un giorno, ha una discussione con il suo amico Ben in un parcheggio e lo lascia a terra tramortito, perdendo nel contempo il cellulare. Quando torna per recuperare il suo smartphone, Joe scopre che l'amico è letteralmente sparito nel nulla e che qualcuno ha iniziato ha pubblicare post sul suo profilo Facebook a nome suo. Nel giro di poche ore si ritroverà, così, al centro di un vero e proprio incubo: un ciclone di eventi che, scardinando ogni sua sicurezza, travolgerà la sua vita mettendo in pericolo la sua famiglia e portando la polizia a sospettarlo addirittura di omicidio. Un thriller psicologico in cui niente è come sembra e che mette in luce il lato oscuro dei social network, facendoci capire come la realtà non sia mai stata così relativa.

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