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Alla ricerca dell'isola perduta - Stefano Giannotti

Titolo: Alla ricerca dell'isola perduta

Autore: Stefano Giannotti

Editore: Altromondo editore

Anno di pubblicazione: 2017

Pag.: 142

TRAMA:

Da Marsiglia, città di mare, Andrea, in compagnia del capitano Achab, parte alla volta di un'isola perduta. Cosa c'è di strano? Sull'isola gli incontri si susseguono con personaggi di cui non si riesce a capire se siano usciti dalla letteratura o semplici omonimi ma con ciascuno di essi intrattiene conversazioni di varia natura. Il ritorno a casa prevede diversi scenari possibili in cui protagonista, narratore e scrittore si intersecano a vicenda proponendo possibili soluzioni, perché alla fine la letteratura è la dimostrazione che la vita non basta.

RECENSIONE:

Il giorno in cui Andrea Neri, protagonista del romanzo, viene aggredito e derubato da un delinquente che muore in un incidente stradale con la sua macchina e i suoi documenti, è il giorno in cui la sua vita cambierà, in quanto viene ritenuto morto dal resto del mondo, richiamando in noi una particolare analogia con Mattia Pascal. Infatti anzichè una tragedia, per Andrea si rivela una grande opportunità. Da quel momento non esiste più Andrea Neri, l'uomo la cui vita è condizionata dallo scandire del tempo, ma un uomo diverso, felice e libero, libero di girare il mondo. All'interno del romanzo Andrea intraprende un viaggio partendo da Marsiglia, e in questa avventura incontra diversi personaggi singolari che lo fanno riflettere su molti aspetti della vita. Ci ha colpite maggiormente il personaggio del capitano Achab, particolare e sopra le righe, che attraverso un dialogo (monologo per lo più) con Andrea lo fa riflettere sull'importanza di viaggiare, non solo fisicamente ma soprattutto mentalmente. Tutti hanno bisogno di viaggiare un po' con la fantasia per evadere dalla realtà. Alla ricerca dell'isola perduta, non è certo caratterizzata da un linguaggio semplice, a tratti sembra quasi che l'autore attraverso Andrea intraprenda discorsi filosofici, volendo trasmettere un messaggio più profondo. Ma nonostante lo stile sia piuttosto impegnativo è stata una lettura piacevole e interessante! Ci siamo immerse nei luoghi, abbiamo viaggiato con Andrea, abbiamo ascoltato i dialoghi e siamo rimaste affascinate da quello che succede sull'isola perduta! L'epilogo del libro offre molti spunti di riflessione rispetto ai finali dei libri della letteratura, spesso infatti arriviamo alla conclusione di una lettura con molte aspettative finendo per sentirci poi delusi, soddisfatti o completamente sorpresi. L'autore del libro lascia molto spazio nel proprio finale alla nostra immaginazione "In fondo la letteratura serve proprio a questo, a trasformare i nostri sogni in possibile realtà".


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