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Il prigioniero del cielo - Carlos Ruiz Zafón


Titolo: Il prigioniero del cielo

Autore: Carlos Ruiz Zafón

Editore: Mondadori

Anno di pubblicazione: 2013

Pag.: 349

TRAMA:

Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri. La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza. Daniel Sempere - il memorabile protagonista di "L'ombra del vento" è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia. Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un'edizione di pregio di "Il conte di Montecristo" pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un'epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín - il narratore di "Il gioco dell'angelo" - al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista...

RECENSIONE:

"Si prenda cura di lui, Daniel, di Fermìn ce n'è uno solo." E' proprio vero, in questo terzo capitolo della saga de "il Cimitero dei libri dimenticati" Zafòn ci fa conoscere a 360° Fermìn, un personaggio che abbiamo amato fin dalla sua prima apparizione. Bizzarro, sarcastistico, sempre con la risposta pronta, con un grande animo sensibile. Ma più di tutto, ciò che lo carattezza è la fedeltà nei confronti di Daniel. L'amicizia che li unisce é veramente profonda, toccante. Siamo state travolte completamente in questo viaggio, che fortunatamente non è ancora finito. Sappiamo già che ci mancheranno, ognuno di quei personaggi perfettamente descritti, che per noi hanno un volto e caratteristiche ben delineate tanto che ci sembra di conoscerli (sarebbe interessante vederne una trasposizione cinematografica). Il prigioniero del cielo ha certamente superato Il gioco dell'angelo, ma impossibile raggiungere la vetta capitanata da L'ombra del vento. Zafón possiede una grande qualità: riesce a ricollegare avvenimenti e le varie storie di tutti i libri, chiarendo fatti rimasti incompiuti. Abbiamo trovato questo libro a tratti un po' "crudo" e intenso ma nonostante questo non ha mancato di farci sorridere, sognare e commuovere. C. & L.


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