In dispArte: ovvero il Dio che non crede in me - Carlo Conte, Andrea Cerasuolo
Titolo: In dispArte: ovvero il Dio
che non crede in me
Autore: Carlo Conte, Andrea Cerasuolo
Editore: NeomediaItalia
Anno di pubblicazione: 2017
Pag.: 72
TRAMA:
Alla Venere del Botticelli è negato il piacere di invecchiare. Alla Venere di Milo quello di abbracciare... e di grattarsi il naso. Fra satira e provocazione gli autori danno voce alle più grandi opere d'arte. Quando le luci dei musei si spengono le ombre calano su quadri e sculture, che in disparte maledicono il proprio creatore. Dalle Grotte di Lascaux alla Cappella Sistina, la feroce Apologia di una creatura senza diritti. Ascoltate la protesta di chi, sotto gliocchi di tutti, da millenni grida: “Quanto è brutto essere un'opera d'arte!”.
RECENSIONE:
In DispArte è un libro scritto sotto forma di monologo, che con un tono misto tra il provocatorio e l'ironico, si pone una domanda veramente insolita: quanto è brutto essere un'opera d'arte?? Sì, avete mai pensato ai soggetti dei quadri conpletamente al di fuori del proprio contesto? Ai loro continui cambi di luogo, le restaurazioni che subiscono con conseguenti modifiche impercettibili rispetto l'originale? "Io sono qui per farvi capire quanto è brutto essere un'opera d'arte". Avete mai immaginato cosa direbbero i protagonisti di un'opera darte se potessero parlare? Ecco, gli autori del libro inseriscono alcuni dialoghi stravaganti tra alcune delle opere d'arte più famose, simpaticissimo quello tra Donna, Venere e la Gioconda! Lo stile è incredibilmente particolare, non troviamo capitoli ma nonostante questo il libro è superscorrevole, e più volte ci ha fatte sorridere. È un'unica riflessione attorno cui ruota la domanda centrale del libro. Abbiamo dato numerose interpretazioni, ma soprattutto abbiamo viaggiato con l'immaginazione. Se avete voglia di una lettura originale, ma soprattutto fuori dal comune, vi consigliamo di leggerlo!