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Non sono un mostro - Carme Chaparro

Titolo: Non sono un mostro

Autore: Carme Chaparro

Edirore: Sem

Anno di pubblicazione: 2017

Pag.: 313

RECENSIONE:

Madrid. Sono passati ormai due anni da quando Slenderman rapí un bambino, Nicolàs, e da allora Ana, viceispettore di polizia, non si è ripresa e non si è più data pace per non averlo trovato. In un centro commerciale affollato, é facile rapire un bambino, i genitori sono presi dalle spese ed è normale lasciare il proprio figlio sulle giostre. Nessuno si aspetta che una persona stia osservando i bambini. Li sta osservando tutti per sceglierne uno. Ed è proprio in quel centro commerciale che viene rapito un altro bambino, e la storia si ripete. Una tempesta mediatica si scatena, si sa, la scomparsa di un bambino manda nel panico le persone, e i media ci sguazzano. Ines, giornalista di successo con un capo che non perde occasione per controllarla, è costretta ad occuparsi del caso. Così insieme alla sua cara amica, Ana, comincerà un'indagine senza sosta, che annullerà le loro vite e che le porterà ad una terribile scoperta. Quando un terzo bambino viene rapito sempre nello sesso posto, questa volta si tratta proprio di Pablo, figlio di Ines, e la storia si stravolge. Nel romanzo non mancano molti personaggi, tutti con una propria storia e una personalità definita. Ma le due donne sono le vere protagoniste, e sono due personaggi costruiti alla perfezione. Ana, entrata in polizia giovanissima, si è dovuta far spazio in un ambiente maschilista, tormentata da un terribile senso di colpa e da incubi del proprio passato. Dedita in maniera esemplare al proprio lavoro, quando ha un nuovo caso la sua vita privata smette di esistere. È una donna dura, fredda e distaccata. Ma per le vittime prova sempre un'empatia incredibile: "Era diventata una persona dura, scontrosa e schiva con chi la circondava. Segnava le distanze, era molto difficile riuscire a entrare nel suo spazio personale. Ma non per le vittime. Quando Ana parlava con le vittime si trasformava." Ines colpita dal blocco dello scrittore, viene tormentata dal suo editore che la tempesta di telefonate, ma la sua priorità assoluta è il caso dei bambini scomparsi. Quando poi uno dei bambini è proprio Pablo, il suo mondo crolla. Pablo, proprio quel bambino per cui non aveva provato inizialmente quell'amore materno naturale e incondizionato, adesso era il suo mondo. La descrizione del suo dolore è quasi straziante. Un thriller che offre moltissimi spunti di riflessione, soprattutto a livello psicologico: il mondo della polizia, l'audience delle notizie di cronaca nera, e quanto sia importante per noi il dolore altrui. La narrazione procede a piccoli passi fino a rimanere avvolti in terribile scoperte, la suspense cresce sempre di più e ci si ritrova senza fiato a divorare le pagine. Un finale sconvolgente.

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