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Testimone ostile - Rebecca


Titolo: Testimone ostile

Autore: Rebecca Forster

Editore: TimeCrime

Pag.:310

Anno di pubblicazione: 2017

RECENSIONE:

"TESTIMONE OSTILE: teste avverso riconosciuto a offrire una deposizione compromettente a causa di interessi opposti o pregiudizi" La condanna all'ergastolo di un minore ha suscitato molto interesse in Rebecca Forster, tanto da scrivere il legal thriller Testimone ostile, ispirato a questo fatto di cronaca realmente accaduto. Il libro è il primo capitolo della serie che ha come protagonista l'avvocato Josie Bates, una vera paladina della giustizia. Josie viene contattata da Linda, sua vecchia amica, che chiede disperatamente il suo aiuto in quanto la figlia sedicenne Hanna è stata accusata dell'omicidio del nonno acquisito Fritz, giudice della corte suprema della California. Le prove dell'accusa nei confronti di Hanna sono circostanziali e Josie dovrà fare appello a tutte le proprie forze, alla sua intraprendenza e attenzione ad ogni singolo particolare per convincere la giuria dell'innocenza di Hanna. La strada è tutt'altro che semplice, mano a mano che l'indagine prende forma le complicazioni aumentano, e il caso risulta più intricato e complesso di quello che sembrava. Hanna è una ragazza problematica, soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo, ed è sempre stata reputata scomoda agli occhi del patrigno Kid, ma qual è il motivo che l'ha spinta ad uccidere suo nonno, il giudice Fritz? Non mi inoltrerò oltre rispetto alla trama in quanto è davvero piena di colpi di scena che lascio a voi il piacere di scoprire. La descrizione dei rapporti umani è quello che più caratterizza il romanzo. L'autrice lascia ampio spazio alle dimaniche familiari, complesse e complicate. Il punto di forza però riguarda la costruzione dei personaggi. Le loro personalità sono complete e coerenti, in particolare quella di Josie. Ho impiegato diverse pagine per apprezzarla appieno, aveva già conquistato la mia stima avendo io e lei una passione in comune, ma il suo carattere spesso arrogante inizialmente non mi convinceva. Ho totalmente cambiato idea! Nell'aula del processo Josie si destreggia in modo ammirevole, il suo carattere, nonostante le fratture interne, è molto forte e determinato. In un'aula di tribunale bisogna essere un leone, ma nonostante questo, Josie ha un fattore umano e un'empatia molto sviluppati, qualità che a volte mancano nei personaggi del suo calibro. Le ultime pagine sono un continuo accrescere di tensione, e mi trovo completamente d'accordo con quello che Alafair Burke ha affermato rispetto al romanzo: "Profili psicologici complessi e un'accurata ricostruzione legale rendono questo romanzo uno dei migliore legal thriller dell'anno". Testimone ostile è davvero ben costruito, accompagnato da uno stile narrativo avvincente. Ho ipotizzato diverse teorie rispetto all'assassino e al movente, ma nessuna di queste corrispondeva a ciò che era accaduto realmente, il finale mi ha davvero stupita!! Mi è piaciuto molto e ne consiglio sicuramente la lettura!

TRAMA:

Hannah Sheraton ha sedici anni quando viene arrestata con l'accusa di aver assassinato un giudice della Corte suprema della California. Se venisse riconosciuta colpevole, la sua vita e quella dei suoi familiari sarebbero distrutte. A sua madre Linda non rimane che chiedere aiuto a una vecchia compagna di college, Josie Bates, importante avvocato penalista ritiratosi dalle grandi scene giudiziarie. Ma il caso di Hannah Sheraton è complesso, inquietante, per alcuni aspetti indecifrabile, e Josie non ha altra scelta che prendersene carico, anche a rischio di ripercorrere una strada che aveva deciso già da tempo di abbandonare. Ma più a fondo Bates scava nel terreno che ha nutrito e fatto crescere il seme della violenza, più chiara diventa in lei la consapevolezza che a condannare intere fette della società a un destino di rassegnazione e ingiustizia sono gli intrighi della politica e le connivenze di chi rappresenta la legge. Un legal thriller intenso, ispirato a un caso realmente accaduto, che fa luce sui meccanismi a volte perversi e violenti della giustizia, nei confronti della fetta più problematica della società: i minori.

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